Mirko Mizzoni (costruttore e pilota) è il Poleman del Campionato Mondiale FIA Kart 2023.
Wackersdof – Germania. Campionato del mondo di kart FIA. E’ l’evento dell’anno. La competizione è un crocevia tra il kart e i grandi motori della Formula 1. Sul circuito tedesco sono passati e hanno vinto piloti di grande calibro nell’attuale panorama della Formula 1.
Il fine settimana è quello giusto e Italcorse con un grande Mirko Mizzoni si presentano all’appuntamento in gran forma ma senza la pressione di dover vincere. Ci sono altri favoriti che capiscono subito che il pilota italiano e laziale non è arrivato per fare la comparsa, ma per essere il protagonista. E Mirko non aspetta oltre. Alla prima occasione ha siglato la Pole Position nelle qualifiche del venerdì pomeriggio con lo strepitoso tempo di 46.294 che è diventato il record della pista per la categoria evento.
Un risultato prestigioso e storico per il team Italcorse che porta a casa uno dei quattro trofei a disposizione nella categoria regina del KZ2-Masters. Il fine settimana prosegue sulle ali dell’entusiasmo. Mizzoni è uno dei favoriti per vincere la finale di domenica. Dopo le manches del sabato e il warm up della domenica mattina dove Mirko ha fatto segnare ancora una volta il miglior tempo di gara, alle 14.50 tutti sono pronti per l’ultimo atto del weekend. Mizzoni parte dalla 4a posizione.
Il pilota si difende con le unghie dagli attacchi provenienti da dietro. Purtroppo viene bloccato dal francese Mich che ha sicuramente un passo più lento dell’italiano, ma lo tiene lontano dal duo di testa. Quando mancano solo due giri alla fine dei 26, arriva l’irreparabile.
Mizzoni è pronto a salire sul terzo gradino del podio, che sarebbe stato un altro risultato eccezionale e meritato, ma viene buttato fuori gara dal concorrente che lo segue e lo colpisce al posteriore. Un colpo che vanifica gli enormi sforzi del team Italcorse e fa scomparire l’incredibile lavoro dell’intero team italiano.
Resta la soddisfazione per il polacco di venerdì. Ma anche tanto rammarico per un risultato quasi raggiunto e svanito invano.